Molto rumore per nulla (2025)

Ed eccovi anche quest’anno una descrizione del percorso laboratoriale, raccontato dalla conduttrice, Valeria Andreozzi.

“Il laboratorio di teatro in movimento, svolto quest’anno con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado del giovedì, è iniziato con degli incontri di esplorazione di movimento, relazione, parole, intenzioni, situazioni; incontri che hanno sempre l’obiettivo di creare un gruppo affiatato, un linguaggio comune, uno spazio nel quale ognuno possa esprimersi con libertà e creatività, ma nell’ascolto reciproco.

Alcuni ragazzi avevano già partecipato al percorso dello scorso anno e si conoscevano, altri si sono uniti quest’anno e si sono integrati perfettamente con energia ed entusiasmo.

Durante un’improvvisazione i ragazzi, recitando, hanno messo in scena alcune loro prime esperienze sentimentali, spesso imbarazzanti o deludenti; così, da questi loro sketches improvvisati, ho cominciato a pensare ad un testo teatrale contenente il tema dell’amore, ma trattato con ironia: la scelta è caduta su “Molto rumore per nulla”, di W. Shakespeare.

Il testo shakespeariano ha subito messo in evidenza alcune prevedibili difficoltà: il linguaggio arcaico e forbito, la mentalità del tempo in cui la storia è ambientata, la comprensione degli intrecci, volutamente caotici, creati dall’autore e delle motivazioni di tali meccanismi; inoltre quasi tutti i personaggi nella commedia originale sono di sesso maschile, mentre il nostro gruppo consisteva di otto ragazze e due ragazzi. Ma noi abbiamo raccolto la sfida ed abbiamo pian piano affrontato ogni problema: spiegazioni e chiarimenti sul testo e sull’intreccio, personaggi maschili diventati femminili e tanta elasticità e creatività messe in campo.

Prima di distribuire i ruoli  ho chiesto ad ognuno quale personaggio avrebbe voluto o potuto interpretare, in quale si fosse rispecchiato meglio o cosa lo/la avrebbe stimolato/a ad interpretarlo.  Credo che ognuno abbia avuto modo di immaginarsi in un ruolo, di riflettere, di individuare le proprie caratteristiche e di ottenere la parte più calzante.

Il lavoro di memoria è stato certamente molto impegnativo, trattandosi di Shakespeare, ma la soddisfazione finale è stata davvero immensa.

Per me un laboratorio si realizza pienamente quando il gruppo è affiatato, collabora  per uno scopo comune, si sostiene e si incoraggia: tutto questo è avvenuto ed è andato ben oltre le aspettative.

I ragazzi durante l’anno hanno partecipato agli incontri con energia, portando le loro idee, condividendo i momenti più divertenti e le loro difficoltà; allo stesso modo in scena si sono divertiti e sono stati  liberi di improvvisare nei momenti critici dello spettacolo, pur restando aderenti al testo.

Ogni anno ci incontriamo ad ottobre e ci salutiamo a giugno; questo percorso condiviso ci permette di cambiare, crescere insieme, scoprire nuovi punti di vista e scoprire qualcosa di nuovo di noi.

 La mia esperienza quest’anno è stata preziosa e arricchente così come sono certa lo sia stata anche per i ragazzi”.

Valeria Andreozzi

Vi lasciamo, come di consueto, ad alcune immagini dello spettacolo e vi diamo appuntamento a settembre 2025.

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