Associazione Laboratorio Stabile e Laboratorio Stabile di Teatro presentano il lavoro della stagione teatrale 2024/25, per il gruppo del venerdì.
Qui di seguito il puntuale ed accurato articolo scritto dalla conduttrice e registra del laboratorio teatrale, Chiara Petrolati, che ci racconta tutto il percorso svolto insieme ai nostri ragazzi per la Stagione Teatrale 2024/25.
“Lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate, andato in scena il 31 maggio 2025, ha visto protagonisti undici giovani attori, impegnati in una delle opere più affascinanti e complesse del repertorio shakespeariano.
Scritto da William Shakespeare tra il 1595 e il 1596, il testo intreccia tre diverse trame, ambientate nella stessa notte magica: l’amore contrastato tra quattro giovani ateniesi, il mondo incantato delle fate e l’impacciata compagnia di artigiani che cerca di mettere in scena una tragedia in occasione delle nozze del duca Teseo. Le tre linee narrative si sovrappongono, si confondono e si rincorrono, generando una fitta rete di eventi e relazioni che culminano in un finale corale.
Questa struttura drammaturgica articolata ha richiesto un’attenzione continua, sia sul piano interpretativo che su quello organizzativo. Le entrate ed uscite erano frequenti ed incalzanti, così come, per alcuni, i rapidi cambi di costume dietro le quinte. Ogni attore era chiamato a restare sempre concentrato, anche quando non in scena, per sostenere il ritmo dello spettacolo e garantire una narrazione fluida e coerente.
Affrontare Shakespeare, anche in una versione adattata e semplificata, è sempre un’impresa impegnativa. I ragazzi hanno lavorato su un linguaggio ricco, a tratti arcaico, cercando un equilibrio tra la fedeltà al testo e la necessità di renderlo comprensibile e vivo per un pubblico contemporaneo. In alcuni casi abbiamo modificato o sintetizzato alcune battute, in altri abbiamo mantenuto la struttura originale, affrontando insieme le sfide linguistiche ed interpretative che comportava.
Durante il percorso ci siamo confrontati anche con i temi che attraversano la commedia: l’identità, l’amore, il sogno, l’ambiguità tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Shakespeare ci ha offerto la possibilità di riflettere su come spesso ci perdiamo, ci travestiamo, ci trasformiamo e di come, a volte, solo smarrendoci possiamo davvero ritrovarci.
Un ulteriore elemento di complessità — e di arricchimento — è stato il coinvolgimento del pubblico. Alcuni personaggi, infatti, rompevano la cosiddetta quarta parete, rivolgendosi direttamente agli spettatori, creando momenti di ironia e complicità. In una scena, addirittura, è stato richiesto un volontario dal pubblico, dando vita a un’interazione vivace ed imprevedibile. Anche in queste situazioni, gli attori hanno saputo gestire l’imprevisto con equilibrio e leggerezza, sostenendo la tensione emotiva e divertendosi insieme agli spettatori, che hanno accolto con entusiasmo questi momenti di rottura e gioco.
Abbiamo avuto, inoltre, la preziosa occasione di effettuare una prova generale davanti ad alcune classi di loro coetanei. I ragazzi hanno affrontato con grande serietà anche questa prima esposizione pubblica, riuscendo a trasformare la tensione iniziale in energia positiva. Il confronto diretto con il pubblico ha dato loro fiducia e slancio, diventando un momento chiave nella costruzione della sicurezza e della complicità scenica.
Dal primo incontro il gruppo ha dimostrato una straordinaria coesione: disponibilità, entusiasmo, voglia di mettersi in gioco. Ciascuno ha portato in scena la propria unicità, ma sempre al servizio del gruppo e della storia. Questo spirito collaborativo ha reso possibile un lavoro profondo sui personaggi, che andavano dalla leggerezza sognante delle fate, alla confusione tragicomica degli innamorati, fino alla comicità surreale degli artigiani – attori.
In conclusione, voglio esprimere tutta la mia soddisfazione ed il mio orgoglio per il lavoro svolto. Gli undici attori coinvolti hanno dimostrato maturità, creatività ed una grande voglia di imparare, affrontando con serietà e leggerezza un autore che non smette mai di sorprenderci.
Mi auguro che questo percorso possa per loro continuare anche in futuro, perché è proprio nei momenti condivisi sul palco — tra sogno e realtà — che si costruisce qualcosa di speciale”.
Chiara Petrolati
Concludiamo l’articolo con alcune immagini.
Vi diamo appuntamento alla prossima stagione teatrale!

La locandina:









































































































































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