Diario di bordo: ottobre 2019.

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Carissimi genitori,

quest’anno il nostro consueto diario di bordo si sposta al giovedì; e non sarà l’unico cambiamento: infatti il nostro diario, da settimanale, diventa mensile.

Qui di seguito il diario del mese di ottobre, scritto dalla nostra regista, Chiara Petrolati:

“Buongiorno a tutti i genitori!
Il 31 ottobre è terminato il primo mese del laboratorio teatrale del giovedì, un primo mese pieno di nuovi incontri e di scoperte.
L’obiettivo principale di queste lezioni è stato quello di iniziare a relazionarsi gli uni con gli altri, partendo dal presentarci, dall’imparare i reciproci nomi, dal guardarci negli occhi e dal condividere un tempo e uno spazio comuni… e si può dire che sono emersi immediatamente l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco di tutti i presenti!

In ognuno dei tre incontri ci siamo concessi un momento per giocare con i nostri nomi e familiarizzare con essi e, successivamente, è stata dedicata una parte della lezione alla ricerca di una concentrazione comune e all’allenamento della reattività rispetto a diversi stimoli provenienti dai compagni o dall’insegnante.
Molti dei nostri esercizi si sono svolti stando in cerchio, una disposizione che consente a tutti di guardare il resto del gruppo, per altri, invece, è stato richiesto ai ragazzi di muoversi, contemporaneamente, in uno spazio delimitato: in questo modo ognuno ha potuto sperimentare cosa significa continuare a reagire a numerosi stimoli avendo però cura di dove ci si trova, di dove si trovano i compagni e di quale sia il modo migliore per spostarsi senza mettere nessuno in difficoltà.

Già durante la prima lezione abbiamo iniziato a toccare i primi elementi che costituiscono un’improvvisazione: i ragazzi si sono ritrovati a dover mettere per un momento da parte la componente razionale del pensiero e a dover ascoltare il proprio corpo e farsi guidare dalle intuizioni che esso suggeriva loro di volta in volta.
I ragazzi hanno dimostrato grande creatività e generosità in questa fase di lavoro: nessuno si è mostrato evitante nei confronti dell’esercizio e, al contrario, si sono fatti avanti con coraggio e senza imbarazzo.

Nella seconda lezione abbiamo invece lavorato sull’accordo e sulla fiducia. 

I ragazzi sono stati divisi in coppie e, all’interno di ognuna, è stato chiesto, tramite diversi esercizi, di guidare e di essere guidati. Tutte le coppie hanno, quindi, sperimentato percorsi e movimenti differenti nello spazio con la consapevolezza, per chi guidava, di dover condurre il compagno e di non doverlo mettere in difficoltà e, per chi era guidato, di fidarsi e affidarsi all’altro. Alla fine dell’esercizio, come ogni volta che vengono formate delle coppie, i ruoli sono stati invertiti così che tutti potessero sperimentare entrambi i ruoli.
In questa fase di lavoro i partecipanti si sono mostrati molto responsabili e attenti: ognuno ha avuto grande cura del proprio compagno di lavoro e, di conseguenza, nessuno si è mostrato spaventato o a disagio nel muoversi anche ad occhi chiusi.

Durante questa lezione abbiamo anche iniziato a introdurre il lavoro con gli oggetti, partendo però dall’immaginarli e creali. 
Anche in questa occasione i ragazzi hanno dato sfogo alla loro fantasia e hanno dimostrato grande e cura nello svolgere l’esercizio. In questo caso, però, il livello dell’attenzione del resto del gruppo, mentre il singolo si dedicava al lavoro, è stato più basso ed è stato necessario richiamare più volte i ragazzi, molti dei quali chiacchieravano e giocherellavano tra loro.

Tra la fine del secondo incontro e l’inizio del terzo abbiamo poi iniziato a lavorare sulla narrazione attraverso la creazione di storie collettive. Il primo esercizio ha dato adito ad un buon livello di ascolto generale e ad una versione inedita di Cappuccetto Rosso così delirante e geniale che ha coinvolto e divertito tutti.
Il lavoro sulla narrazione è continuato, poi, non più fermi in un cerchio, bensì in movimento nello spazio tramite il passaggio di un oggetto e, anche in questo caso, i ragazzi si sono dimostrati in grado di costruire molte storie collettive. Più arduo, invece, è stato restare concentrati sulla consegna quando l’insegnante ha inserito nello spazio di lavoro altri oggetti. I ragazzi, infatti, sebbene abbiano risposto senza problemi a diversi stimoli contemporaneamente, hanno invece mostrato di avere difficoltà nel trattenersi dal distrarsi con i compagni che non stavano, in quel momento, narrando.

Infine abbiamo iniziato ad indagare le possibilità vocali di ognuno ponendo la nostra attenzione sulla respirazione, sull’emissione del fiato e sul controllo del volume della voce.

A conclusione di questo primo mese si può dire che i ragazzi non mancano di energia e di creatività, che accolgono ogni esercizio con entusiasmo e che non hanno timore di osare e di uscire dalla propria comfort zone.
Certamente è necessario migliorare la qualità dell’attenzione del gruppo durante le spiegazioni degli esercizi e nei momenti in cui il lavoro va svolto uno alla volta: è infatti fondamentale in un gruppo teatrale comprendere che, anche quando non si è coinvolti in prima persona nel lavoro, bisogna mostrare supporto, partecipazione e rispetto verso l’altro e verso ciò che sta facendo, poiché in teatro il tuo lavoro è il nostro lavoro e, di conseguenza, anche il mio.

Siamo certi che in questo gruppo c’è tanto potenziale e tanta voglia di fare e che continuando a lavorare, creare e giocare insieme riusciremo a percorrere un bellissimo cammino insieme”!

Aggiungo i ‘compiti’ che sono stati assegnati per la prossima volta:

abbiamo chiesto ai ragazzi di portare un oggetto scelto da loro seguendo tre regole:

1 – che non sia prezioso (quindi non collane d’oro, cimeli di famiglia, etc.).

2 – che non sia pericoloso (niente pistole a pallini, cose particolarmente appuntite, etc. ).

3 – che non sia fragile.

Vi diamo appuntamento al mese prossimo!

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